martedì 14 dicembre 2010

Il miglior Trash Viral del 2010



Già premiato come "Spot più brutto del 2010", ulteriori riflessioni sulla qualità di questo messaggio pubblicitario diventano inutili. Ma io voglio affidargli un altro premio: "Il miglior trash viral del 2010". Grazie al suo orrore, è riuscito ad imporsi sulla rete come fenomeno virale in grado di attrarre un vasto pubblico. Certo, in tanti non avranno la minima intenzione di acquistare quest'opera letteraria di indubbio interesse. Ma il virus è scattato, e chissà chi colpirà ancora. Non so se Marra e la sua agenzia pubblicitaria abbiano progettato a tavolino questo processo, ma sicuramente, senza questo obrobrio, non sarebbero riusciti ad imporre un prodotto commercialmente debole come questo. Quale insegnamento traggo da questo processo? Che per innescare un fenomeno virale non è necessario puntare sulla qualità "ufficialmente" riconosciuta. Nel viral la formula "bello o brutto non importa, l'importante è che se ne parli", funziona perfettamente. Marra docet.

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